Cybersicurezza, Tajani: piano di strategia nazionale prevede ecosistema nazionale di protezione da attacchi ostili

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“Come sapete che il piano di attuazione della Strategia nazionale di cyber Sicurezza prevede che questo Ministero realizzi- in accordo con l’Agenzia- un ecosistema nazionale, volto a sviluppare capacità di sicurezza cibernetica anche a favore di altri paesi.
Purtroppo il tema della sicurezza nello spazio cibernetico è diventato prioritario. Vediamo quali sono i confronti, gli scontri, i rischi che ci sono e le minacce anche legate ad attività ostili, condotti da attori statuali e non soltanto, sono sempre più frequenti. Sono anche a rischio le infrastrutture critiche, i sistemi informatici, delle istituzioni e delle imprese in Italia, ma anche al di là dei nostri confini”.
Così Antonio Tajani, ministro degli esteri, in occasione della Conferenza Nazionale per la creazione di un ecosistema di cyber capacity building organizzata in Farnesina.
“Ricordo sempre che quando atterrò il presidente Zelensky e Ciampino ero lì ad attendere. Mentre l’aereo poggiava le ruote sulla pista, partiva un attacco al sito del Ministero degli Esteri. Un attacco che, come tanti altri, è stato subito respinto, ma oltre all’attività, diciamo così, di forze politicamente ostili, c’è anche dalla minaccia che è rappresentata dalla criminalità che è sempre più in grado di adattarsi, di sfruttare nuove tecnologie e lo spazio cibernetico.
Pensiamo alla facilità con cui possono essere create, grazie ai nuovi strumenti digitali legati all’intelligenza artificiale, anche nuove droghe sintetiche, la facilità con cui possono essere vendute su internet, aumentando anche traffici illeciti e ulteriori minacce. Penso anche dalla minaccia rappresentata dalle manipolazioni delle informazioni attraverso l’uso di nuove tecnologie.
Ecco perché durante il G7 degli Esteri a Capri, ho firmato con il Segretario di Stato americano un accordo per contrastare la disinformazione delle notizie false, dato in proposito anche precise indicazioni subito a tutta la rete delle nostre ambasciate.
Come sapete questo ministero non soltanto deve proteggere questo sito, ma tutte le sue direzioni generali, anche tutte le nostre ambasciate e consolati nel mondo. Noi non dobbiamo assolutamente farci trovare impreparati di fronte a questa sfida. La riunione di oggi è certamente un segnale molto chiaro dell’impegno del Governo che, già dalle prime riunioni del Consiglio dei Ministri, dell’anno scorso, si è occupato con attenzione prioritaria di questo tema. Quindi ho voluto che, in quest’ottica i vari attori nazionali impegnati nella lotta contro gli attacchi cibernetici si riunissero qui.
Noi dobbiamo certamente combattere questa sfida e affrontare gli attacchi con un coordinamento che deve superare a volte gli egoismi che ci sono tra le varie burocrazie.
Dobbiamo assolutamente fare squadra e tra istituzioni, imprese, mondo della ricerca quindi dobbiamo veramente anche limitare gli egoismi. Io ringrazio anche le forze armate che mi hanno permesso anche di avere degli ufficiali esperti nel settore e che sono venuti a lavorare al Ministero degli Esteri. Questo è un buon modo di collaborare naturalmente. Noi siamo pronti a fornire tutte le nostre esperienze in questo settore.
C’è poi, legato al tema cibernetico, quello dell’intelligenza artificiale. In questo Ministero abbiamo addirittura creato un ufficio ad hoc per contrastare gli attacchi cibernetici e per affrontare la questione dell’intelligenza artificiale.
Credo che l’Europa abbia fatto bene adottare l’Artificio Intelligence Act, che è la prima decisione di avere delle norme per regolare questa novità importante fondamentale per l’economia, ma è importante che noi ci rendiamo conto che siamo noi a dover contrarre l’intelligenza artificiale e non essere noi controllati dall’intelligenza artificiale. Questo è il nodo che i rischi ci sono perché poi c’è chi è pronto a fare di tutto per questo a danno della società.
Non è un caso che abbia deciso, di dar vita all’unità ad hoc, di aver affrontato il tema fin dalla prima Conferenza degli Ambasciatori che io ho guidato. Poi ho nominato un inviato speciale, la figura ricoperta ora dall’Ambasciatore Michele Giacomelli. Come Ministero e come Governo abbiamo posto al centro dell’Agenda Europea e della Presidenza Italiana del G7, il tema della sicurezza cibernetica che è stata affrontata anche durante il Summit G7 in Puglia e ne parleremo nella riunione dei Ministri del Commercio che ospiterò tra pochi giorni a Reggio Calabria.
La sicurezza dello spazio cibernetico è naturalmente cruciale per il benessere e lo sviluppo delle nostre società, dei nostri cittadini, delle nostre imprese.
Penso alla protezione dei dati quindi è fondamentale anche per la competitività del nostro sistema industriale. Noi siamo la seconda manifattura europea, siamo la terza economia dell’Europa e avete visto anche i cinesi quello che stanno facendo sui dati: hanno bloccato la possibilità di utilizzare i loro dati al di fuori della Repubblica Popolare. I dati viaggiano su cavi sottomarini e via satelliti, dunque vanno assolutamente protetti.
Noi siamo tra i leader mondiali, però c’è un altro tema sul quale dobbiamo anche agire che è quello della protezione della proprietà intellettuale. Ieri come sapete a Milano abbiamo salutato con entusiasmo, assegnazione a questa città di una divisione centrale del tribunale unificata dei brevetti, importante per rilanciare la nostra economia, per sostenerla, è una vittoria politica e credo che tutto quanto vada visto in un contesto complessivo. Come serve la collaborazione tra diverse amministrazioni, ma serve anche avere una visione complessiva, la lotta ai crimini cibernetici, siano essi realizzati da Stati, o da malavita, devono essere combattuti in un contesto complessivo e così anche l’azione contrasto alla Cyber Criminalità deve essere parte di una azione politica a sostegno della nostra economia e della crescita. Ripeto, per un paese come il nostro questo diventa fondamentale: il tema politica industriale, quindi anche la protezione brevetti, la proprietà intellettuale, ecco, tutto ciò è di grande importanza per il nostro sistema.
L’incontro di oggi, segna certamente un passo in avanti di grande importanza nella direzione dell’attuazione della strategia nazionale di sicurezza cibernetica. Io sto lavorando anche per rafforzare il partneriareato pubblico e privato per sostenere i paesi terzi alleati, il partner dell’Italia: penso all’Albania, i paesi dei Balcani, il Mediterraneo e poi naturalmente ne parleremo al prossimo vertice della NATO a Washington. Io voglio mettere a disposizione dei nostri alleati saper fare italiano le nostre eccellenze. Grazie anche ai progetti che verranno sviluppati, potremo espandere la nostra presenza in paesi di interesse strategico e presentare nuovi esempi di successo del saper fare italiano sul fronte tecnologico.
Ripeto, con l’obiettivo sempre di sostenere crescita, benessere e creazione di posti di lavoro. Ecco io credo che sia classicamente visibile la collaborazione che dobbiamo costruire e ringrazio il ministro Piantedosi. Lavoreremo in sintonia la mano della mano naturalmente anche la nostra intelligence come le nostre forze in ordine devono essere impiegate in un lavoro sinergico che permette di tutelare l’interesse nazionale che significa tutelare il lavoro, la crescita, il nostro sistema industriale”.

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