La svolta green Guggenheim Museum Bilbao: installati pannelli fotovoltaici sui tetti

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La sostenibilità ambientale è al centro del piano strategico del Guggenheim Museum di Bilbao che ha installato 300 pannelli fotovoltaici FuturaSun sui due tetti principali, coerentemente con l’obiettivo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2030.

L’installazione dei pannelli solari sui tetti permette un risparmio energetico del 5%, coprendo completamente il fabbisogno di illuminazione delle gallerie espositive. La sfida vinta dall’architetto Frank Gehry e dal Comune di Bilbao è stata integrare i pannelli, che sono invisibili dalla strada, senza compromettere l’integrità architettonica dell’edificio.

Il tetto visto dall’alto

Il progetto è iniziato nel gennaio di quest’anno con l’installazione di 90 pannelli fotovoltaici sul magazzino esterno del Museo, che attualmente forniscono in media il 30% del fabbisogno elettrico totale dell’edificio, anche se nelle giornate di sole riescono a soddisfare l’intero fabbisogno elettrico del magazzino.

L’impianto fotovoltaico da 80 kWp installato sui 2 tetti principali ha previsto l’installazione di 300 moduli FuturaSun Silk®Plus Silvercolor grigio/argento da 108 celle con una potenza di 280 W ciascuno, particolarmente adatti per integrarsi sui tetti con coperture di colore grigio chiaro o con rivestimento metallico.

Il piano d’azione ambientale del Guggenheim Bilbao 2024-2025

L’installazione di pannelli fotovoltaici sui tetti dell’edificio di Bilbao è una delle azioni del piano di sostenibilità ambientale 2024-25, che include l’impegno a lavorare per la neutralità delle emissioni di carbonio entro il 2030. Il progetto è finanziato con fondi europei -NextGenerationEU- gestiti dall’Agenzia Basca per l’Energia.

Misurazione dell’impronta di carbonio

Il Guggenheim Museum Bilbao è stato il primo museo a misurare e pubblicare la propria impronta di carbonio, incluse le emissioni indirette. Dal 2019, questa iniziativa è stata ampliata includendo tutte le esposizioni e, dal 2022, anche la logistica e la museografia. Nel 2023, l’impronta di carbonio del museo è stata di 2.561,84 tonnellate di CO2, il 12% in meno rispetto alla media annua del periodo 2019-2022.

L’obiettivo del Museo è calcolare tutte le emissioni dirette e indirette entro il 2024-2025, inclusi eventi, programmi per il pubblico, ristorante e negozio.

Acquisto di energia da fonti rinnovabili

Dal 1° giugno 2024, il museo utilizza esclusivamente energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili, riducendo la propria impronta di carbonio di oltre un terzo. Inoltre, dal 2022, il museo ha ridotto il consumo di gas del 35% e di elettricità del 6% grazie a parametri di controllo della temperatura e dell’umidità relativi alle condizioni esterne, diventando in questo modo un punto di riferimento internazionale per la conservazione preventiva delle opere d’arte, che ha un enorme impatto sulle emissioni di CO2 dei grandi musei.

Museografia e logistica sostenibili

Il museo continua a sperimentare materiali eco-compatibili per l’allestimento delle sue mostre. Quest’anno sono state utilizzate per la prima volta nella mostra Learning Through Art vernici biodegradabili e pannelli in fibra di legno 100% riciclabili.

Durante il biennio, il museo continuerà a testare diversi materiali per riutilizzare e/o riciclare tutti gli elementi utilizzati nei design espositivi. Inoltre, aumenterà l’uso di materiali di imballaggio a noleggio e implementerà la supervisione virtuale nella spedizione e nell’installazione delle opere, riducendo i viaggi del personale.

Esposizioni e educazione

Nel tardo 2025, il museo inaugurerà “Arts of the Earth“, un’esposizione volta ad aumentare la consapevolezza degli ecosistemi e del ruolo dell’arte come agente rigenerativo. La mostra riunirà opere storiche dal 1970 ad oggi, le opere selezionate nella maggior parte dei casi incorporeranno elementi prodotti localmente e saranno incoraggiati i trasporti locali e terrestri. Oltre a collaborare con artisti e studi di design pionieristici nel campo della sostenibilità, la mostra sosterrà sinergie con organizzazioni locali impegnate nella rigenerazione ecologica della regione.

Il piano d’azione 2024-2025 rafforza l’impegno del Guggenheim Museum Bilbao nella preservazione ambientale, implementando tecnologie e metodi ispirati a una transizione ecologica che contribuisca a ridurre il consumo di energia e materie prime, sviluppare progetti di riciclo e circolarità, e promuovere attività che sensibilizzino i visitatori e la comunità. A questo scopo nei prossimi mesi saranno organizzati workshop, conferenze, sessioni creative, panel di esperti e corsi specifici che affronteranno diversi aspetti della questione climatica

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