Dissesto idrogeologico, Pichetto: Serve approccio nuovo che consenta interventi più solleciti per emergenza dissesto

Tempo di lettura ca.: 1 minuti, 25 secondi


“Non c’è nessun piano alternativo fermo al Mase né può definirsi tale una serie di proposte normative che, impatterebbero sulle competenze del Ministero, depotenzierebbero la fase programmatoria, ma soprattutto complicherebbero l’attuazione dei piani da parte delle Autorità di Bacino. I Ministeri interessati stanno lavorando per semplificare ogni procedura utile a mettere in sicurezza il nostro Paese dagli eventi estremi causati anche dal cambiamento climatico”. Lo ha detto il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin rispondendo a un quesito posto nel corso del Question Time alla Camera. Di seguito la risposta completa:

Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica

Aula Camera dei Deputati, 25 settembre 2024

Interrogazione a risposta immediata On. Fontana (M5S)

Con riferimento al quesito posto, si rappresenta che a legislazione vigente e in base alle risorse finanziarie iscritte nei pertinenti capitoli di bilancio, il MASE provvede, per mezzo di stralci annuali, alla definizione del Piano degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico.
Il Piano degli interventi è formato tenendo conto delle proposte delle Regioni, e d’intesa con le stesse, previa sottoposizione delle stesse all’Autorità di bacino distrettuale territorialmente competente, che ne valuta sia la coerenza con i Piani vigenti (Piano di Assetto Idrogeologico e Piano di Gestione del Rischio Alluvioni) sia l’efficacia in termini di riduzione del rischio.
Per quanto concerne il Piano 2024, si segnala che il MASE ha reso disponibili risorse che ammontano a circa 1 miliardo e 84 milioni di euro.
Detta somma, è ripartita tra Regioni e Province autonome secondo quanto stabilito dai criteri del DPCM del 5 dicembre 2016.
Non c’è nessun piano alternativo fermo al Mase né può definirsi tale una serie di proposte normative che, impatterebbero sulle competenze del Ministero, depotenzierebbero la fase programmatoria, ma soprattutto complicherebbero l’attuazione dei piani da parte delle Autorità di Bacino.
I Ministeri interessati stanno lavorando per semplificare ogni procedura utile a mettere in sicurezza il nostro Paese dagli eventi estremi causati anche dal cambiamento climatico.
La rilevanza del tema e la necessità di garantire una corretta programmazione degli interventi ha portato il Ministero a richiedere per la prossima legge di bilancio una dotazione di 2,5 miliardi di euro per l’attuazione dei programmi triennali delle autorità di bacino, in aggiunta alle risorse della nuova programmazione degli FSC e alle dotazioni già iscritte in bilancio.
In ogni caso il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica concorda con l’esigenza di un approccio nuovo che consenta interventi più solleciti per l’emergenza dissesto.
Un tema che soprattutto in questi giorni, per cui voglio testimoniare la mia vicinanza alle popolazioni colpite, dovrebbe restare fuori dalle polemiche politiche e vedere piena unità di intenti e coesione a tutti i livelli istituzionali.

The post Dissesto idrogeologico, Pichetto: Serve approccio nuovo che consenta interventi più solleciti per emergenza dissesto first appeared on AGEEI.


 - 
Dutch
 - 
nl
English
 - 
en
French
 - 
fr
German
 - 
de
Italian
 - 
it
Portuguese
 - 
pt
Spanish
 - 
es