Giubileo, slittano date consegna dei cantieri: sottovia piazza Pia pronto da aprile 2025. Al via lavori Risorgimento

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Il ritorno dei romani dalle ferie è più amaro del solito, con la città già semiparalizzata ancora prima della riapertura delle scuole. La Capitale è bloccata dai numerosi cantieri aperti per il Giubileo 2025 che si aprirà il 24 dicembre 2024 con tantissimi lavori in corso che saranno ben lungi dall’essere completati. Ma al danno – traffico, inquinamento e disagi – si aggiunge anche la beffa degli ulteriori ritardi rispetto a già quelli previsti lo scorso aprile.

PIAZZA RISORGIMENTO, PROSSIMA SETTIMANA VIA AI LAVORI

La prima notizia è che dalla prossima settimana prenderanno il via i lavori per piazza Risorgimento, che saranno comunque effettuati in modalità parziale rispetto a quanto previsto dal DPCM di giugno. Il decreto infatti stanziava 14 milioni di euro. L’intervento, secondo quanto riportato dal portale ufficiale romasitrasforma.it, “è concepito in due stralci di realizzazione. Lo stralcio 1 sarà finalizzato alla prima fruizione della piazza da parte dei turisti e dei pellegrini e comprenderà la realizzazione delle porzioni di percorso pedonale interessate dal flusso di attraversamento, unitamente alla rimodulazione del traffico su gomma sia pubblico che privato, anche mediante la realizzazione di opere temporanee. Al fine di garantire la fruibilità dell’area in condizioni di sicurezza e piena accessibilità, nel corso del 2025 si prevede il fermo cantiere, salve diverse disposizioni del Commissario Straordinario. Lo stralcio 2 è finalizzato al completamento di tutte le componenti architettoniche e alla riqualificazione delle relative aree esterne di pertinenza e di collegamento con le aree interessate dagli interventi inclusi nello stralcio 1”.

Sarà dunque realizzato lo stralcio 1, con la pedonalizzazione del lato San Pietro della piazza con lo spostamento del traffico veicolare sul lato opposto. Fonti di AGEEI confermano che i lavori saranno completati in tempo per dicembre, ma questo comporterà comunque ulteriori disagi in un rione già martoriato dalla chiusure causate dai lavori di via Ottaviano e di piazza Pia. Sempre secondo la fonte la società che sta completando i lavori lungo via Ottaviano sarà poi spostata in supporto di quella che si occuperà di lavori sulla piazza, per consentire l’accelerazione e la conclusione dell’iter nei tempi programmati.

PIAZZA PIA, CONSEGNA SLITTA AL SECONDO TRIMESTRE 2025

Proprio su Piazza Pia si gioca la reputazione di Roma. Si tratta del cantiere più importante, quello che dovrebbe consentire la completa pedonalizzazione dell’area via della Conciliazione- Castel Sant’Angelo, con i mezzi su gomma che entreranno in galleria prima del Passetto per riemergere direttamente su via Lungara. Rispetto allo stanziamento iniziale, 79 milioni e mezzo, l’ultimo DPCM di giugno a innalzato la soglia a 85 milioni e 300mila euro, ma il sito ufficiale romasitrasforma.it ha traslato i tempi di fine lavori al secondo trimestre 2025, quindi, nella migliore delle ipotesi, a ridosso della Pasqua, il momento cardine delle celebrazioni giubilari.

Altro lavoro fondamentale che slitta in avanti è quello che collega la Stazione ferroviaria di San Pietro alla Basilica di San Pietro, si estende attraverso la “Passeggiata del Gelsomino“, arrivando a Piazza del Sant’Uffizio tramite Via della Stazione Vaticana e Via di Porta Cavalleggeri, per una lunghezza di circa 1 km. Con un costo previsto di 2 milioni e 600mila euro la consegna è attualmente programmata per secondo trimestre 2025.

Piazza San Giovanni? pronta per il Giubileo: quello del futuro

L’intervento giubilare in piazza San Giovanni, altro fulcro delle celebrazioni, prevedeva che “al fine di migliorare l’ambiente e renderlo un luogo idoneo a ospitare eventi civili e religiosi di rilievo, verrà installata una nuova pavimentazione di alta qualità, che si integrerà con altri interventi vicini, come il progetto della Sovrintendenza Capitolina e la riqualificazione del parco di via Sannio. Inoltre, verranno previsti ulteriori interventi nei pressi della Basilica di S. Croce in Gerusalemme, per garantire la continuità dell’aspetto urbano di tutta l’area”. Peccato che, stando al cronoprogramma ufficiale, tutto sarà consegnato per il terzo trimestre 2025, forse giusto in tempo per la prossima estate.

Subirà uno stop and go anche il programma dedicato a piazza dei Cinquecento, quella antistante stazione termini. Qui il costo previsto è di 27,2 milioni e sarà caratterizzato da due fasi di lavori, con la prima che sarà chiusa ad inizio 2025 e la seconda, stando al cronoprogramma presente nel DPCM, nel primo trimestre 2026.

Dal sito romasitrasforma.it è poi sparito o quanto meno ridotto uno dei progetti in cantiere: “Manutenzione straordinaria e rifacimento della pavimentazione dei lungotevere e dei relativi ponti. Riqualificazione marciapiedi – riva destra e sinistra“. Il costo totale del progetto era di 12,5 milioni, ridotto rispetto ai 14 iniziali, ma non se ne ha più traccia.

Da qui a dicembre i cittadini romani dovranno dunque sopportare ulteriori disagi, tutti nati dall’impellenza di completare le decine di cantieri sparsi per la città e il cui elenco è decisamente sostanzioso, non ultima la rimozione dei sampietrini in via Crescenzio: con il Giubileo ampiamente annunciato da anni l’amministrazione comunale avrebbe dovuto programmare i lavori in un lasso di tempo tale da evitare un tale soffocamento ai cittadini romani, già esasperati.

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