Sistemi di accumulo 2024: crescono gli stand-alone

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Il mercato dei sistemi di accumulo italiano è in una fase di transizione, con una chiara tendenza verso soluzioni stand-alone e dedicate al settore commerciale e industriale C&I. E’ il dato più significativo emerso dall’ultimo report di ITALIA SOLARE elaborato a partire dai dati di Terna: al 30 giugno 2024 risultano connessi 650.007 sistemi di accumulo, per una potenza complessiva di 4,50 GW e una capacità totale di 9,62 GWh. L’evoluzione del mercato è influenzata da fattori economici, normativi e tecnologici, con impatti differenti nei vari segmenti.

L’82% della capacità totale si riferisce ad accumuli di capacità inferiore a 50 kWh associati a impianti fotovoltaici; 15 sono gli accumuli stand-alone per complessivi 1,53 GWh (466 MW)

Nei primi 6 mesi dell’anno sono stati connessi 126.916 sistemi di accumulo, per una potenza complessiva di 1,05 GW e una capacità pari a 2,63 GWh; 56 MWh (68 MW per un totale di 10 impianti) sono gli accumuli associati a impianti termoelettrici e 2 MWh (2 MW e 2 impianti) quelli che afferiscono a impianti eolici.

Calo degli accumuli sotto 50 kWh

Uno dei trend più evidenti del 2024 è la contrazione delle connessioni di accumuli con capacità inferiore a 50 kWh associati a impianti fotovoltaici, a cui si riferisce il 58% della capacità connessa (1,55 GWh). Questa categoria per la prima volta ha infatti registrato un calo significativo delle nuove installazioni. Tra il primo e il secondo trimestre del 2024, la capacità connessa è scesa del 30%, a causa principalmente della fine degli incentivi del Superbonus 110% e della crisi legata al blocco della cessione del credito, che hanno frenato le nuove installazioni residenziali, limitando la crescita di piccoli sistemi di accumulo.

Crescita degli impianti stand-alone

A compensare la riduzione degli impianti residenziali è l’impennata degli impianti stand-alone, che rappresentano una quota sempre più significativa del mercato. Nel primo semestre del 2024, la capacità complessiva di questi impianti è aumentata del 39%, raggiungendo 1,04 GWh. Tra questi, un solo impianto nella provincia di Udine ha contribuito con 805 MWh (200 MW), mostrando come le grandi installazioni stiano guadagnando terreno.

Il ruolo degli impianti stand-alone nel sistema elettrico italiano è destinato a crescere ulteriormente, grazie anche all’integrazione con le unità Fast Reserve e alle nuove opportunità create dal Capacity Market “che si rendono progressivamente operative anche sui mercati elettrici, partendo da quelli dell’energia per arrivare al mercato dei servizi di dispacciamento”, ha spiegato Fabio Zanellini co-coordinatore del GdL Accumuli e Idrogeno di ITALIA SOLARE.

Bene anche il settore C&I

Nel 2024 finalmente sta crescendo in maniera interessante il segmento degli accumuli commerciali e industriali (C&I). Anche se la capacità cumulata di questi impianti è ancora modesta, con 108 MWh totali, il tasso di crescita è notevole. Tra il primo e il secondo trimestre del 2024 si è registrato un incremento del 118%, con una capacità connessa da gennaio a giugno pari a 48 MWh. Cresce dunque l’interesse delle aziende per i sistemi di accumulo, che possono ridurre i costi energetici, migliorare l’efficienza operativa e contribuire al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità.

A livello geografico, la capacità di accumulo continua a concentrarsi principalmente nelle regioni settentrionali. La Lombardia guida la classifica con 1.454 MWh di capacità, seguita da Veneto, Emilia-Romagna, Lazio e Piemonte, che insieme rappresentano oltre il 55% della capacità totale associata agli impianti fotovoltaici. Gli impianti stand-alone sono distribuiti soprattutto nelle regioni del Nord Italia, ma sono presenti anche in alcune aree del Sud e delle isole, come Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna.

Guardando avanti, ci si aspetta che il settore degli accumuli continui a crescere, trainato dalla domanda del segmento C&I e dalle necessità di stabilizzazione della rete elettrica.

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