Idrogeno, Dossi (H2IT): Servono incentivi e infrastrutture per aprire il mercato

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“L’obiettivo è quello di avere una visione congiunta tra istituzioni e mondo industriale, tra pubblico e privato per lavorare insieme e facilitare la realizzazione di progetti italiano sull’idrogeno e favorire un posizione dell’Italia nel contesto internazionale”. Lo ha detto Alberto Dossi presidente di H2IT nel corso del convegno “Italian hydrogen” in corso presso l’Aula dei Gruppi parlamentari della Camera. Noi riteniamo che le industrie” del settore “contribuiranno a realizzare la transizione ecologica creando ricadute occupazionali e l’opportunità di lavori innovativi. Il mondo industriale e della ricerca hanno avuto costanza, pazienza e coraggio di andare avanti e credere nell’idrogeno investendo privatamente”, ha aggiunto Dossi che ha voluto ribadire che “l’idrogeno farà parte di un paradigma non solo europeo ma anche italiano e che il governo investirà nell’idrogeno”.

“Credo che per avviare un mercato dell’idrogeno siano necessarie condizioni fondamentali sulle quali stiamo lavorando e che si avviano alla realizzazione, come il piano nazionale sull’idrogeno” con azioni “abilitanti per gli investimenti”, ha aggiunto Dossi.

“Una di queste è il piano nazionale sull’idrogeno” “abilitanti per gli investimenti da effettuare “che “servirà alle nostre industrie per fissare delle linee guida chiare e degli obiettivi specifici che stimolino le aziende a investire in progetti innovativi” per “garantire una visione di lungo termine”, ha specificato il presidente di H2IT.

“Accogliamo con piacere l’approvazione del Dl Ambiente che ha tra i tanti obiettivi regole più semplifici e tempi più rapidi” perché “il Piano nazionale idrogeno parte proprio dal mercato”.

“Nessuno vuole demonizzare il full electric, abbiamo sempre sostenuto la neutralità tecnologica ma oggi il mercato sostiene che ci sia un ventaglio di tecnologie tra cui l’idrogeno per la mobilità. L’offerta deve avere quindi due cose importanti, il dovere e la responsabilità di proporre tecnologie green”. “Ma servono incentivi Capex e Opex che stanno per essere erogate e rendono le tecnologie dell’idrogeno competitive. Poi servono infrastrutture senza le quali non potremmo avere nuovi mercati”, ha concluso Dossi che ha chiesto di prorogare la data ultima di fine del Pnrr

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